11 Marzo 2020

Emergenza coronavirus: come gestire questo difficile periodo senza cedere al panico?

Photo by Roberto Nickson on Unsplash

In queste settimane di incertezza diffusa, di improvvisi cambiamenti e di restrizioni imposte per tutelare la salute pubblica, può succedere di sentirsi scossi o addirittura sopraffatti da sentimenti difficili: preoccupazione, frustrazione, rabbia, incertezza, noia o desiderio di negare ciò che sta accadendo.

Con l’aiuto delle indicazioni dell’Ordine degli Psicologi, del Ministero della Salute e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, esaminiamo quali possono essere le principali emozioni e dinamiche psicologiche attivate dall’emergenza e quali le strategie utili a farvi fronte.

In situazioni di allarme e di minaccia alla propria salute accade di provare paura. La paura è un’emozione importante, selezionata dall’evoluzione per favorire la sopravvivenza dell’individuo. Provare paura permette di essere più vigili per individuare e prevenire un pericolo e quindi evitarlo. Questa emozione si può presentare con varie intensità, dalla più tenue alla più intensa; spesso l’intensità della paura è proporzionale al pericolo che la suscita e in questi casi è un aiuto importante nella gestione della minaccia. Talvolta, però, la paura non è proporzionale all’entità della situazione, può essere troppo tenue oppure troppo intensa: nel primo caso ci porta a sottovalutare un pericolo, nel secondo ad allarmarci in modo eccessivo fino a perdere il controllo di fronte ad una minaccia, il che non rende possibile affrontarla e gestirla adeguatamente.

In questo periodo in cui la salute pubblica ed il funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale sono minacciati da un’importante epidemia è assolutamente comprensibile sentirsi spaventati, confusi, minacciati, frustrati. Queste emozioni ci permettono di stare all’erta, monitorare l’andamento della situazione e adottare tutte le precauzioni utili per tutelare la salute propria, dei propri cari e della nazione intera. Può capitare, tuttavia, di essere sovraesposti alle informazioni sull’epidemia: è facile sentirsi bombardati da servizi, articoli, interviste o testimonianze che riguardano i nuovi contagi, i decessi, le possibili fonti di contagio, i comportamenti sconsigliati, quelli prescritti, le difficoltà che i soccorritori incontrano o potrebbero incontrare in futuro. Tutto questo espone al rischio di sviluppare emozioni molto intense, a volte troppo intense rispetto all’entità della situazione: può così accadere che emozioni comprensibili come la paura o la preoccupazione crescano fino a diventare un problema per la persona, che si sente sopraffatta da questi vissuti, non sa come gestirli, ne soffre oltre misura ed è portata ad agire in modo irrazionale sull’onda delle emozioni.

Come fare a gestire lo stress che sorge in questi giorni senza abbandonarsi al panico da coronavirus?

  • Come informarsi? Una prima indicazione utile consiste nell’informarsi sull’andamento della situazione facendo riferimento a fonti affidabili, come ad esempio il sito del Ministero della Salute e quello dell’Istituto Superiore di Sanità, limitando però il tempo dedicato alla ricerca di informazioni. Se lungo tutta la giornata ascoltiamo in continuazione notizie ed aggiornamenti allarmanti, è facile che la paura e l’ansia crescano sempre più. Possiamo scegliere consapevolmente uno o due momenti delimitati lungo la giornata da dedicare alla ricerca di informazioni attendibili, nel resto del tempo dedicarci ad altre attività.
  • Quali informazioni cercare? È importante cercare quelle informazioni che ci permettano di valutare l’entità oggettiva del pericolo (senza sottovalutarlo o sopravvalutarlo mossi da emozioni estreme), così da poter pianificare strategie di gestione proporzionate alla situazione.
  • Come gestire le emozioni? In questa situazione è normale provare emozioni difficili, come paura, rabbia, preoccupazione, confusione. È importante ascoltare le proprie emozioni, provare ad accoglierle anziché allontanarle o ignorarle: esse ci danno informazioni importanti su come ci sentiamo e su quali sono i nostri bisogni. Quando si provano emozioni intense è possibile accoglierle e gestirle grazie ad esercizi di respirazione, pratiche di consapevolezza come la mindfulness o grazie alla condivisione dei propri stati d’animo con famigliari, amici o persone fidate: parlare di come ci si sente e condividere i propri pensieri con qualcuno disposto ad ascoltare in modo benevolo spesso aiuta a stare meglio!
  • Mantenere uno stile di vita salutare: in questo periodo in cui è necessario rimanere a lungo a casa, è importante coltivare il proprio benessere con piccole ma importanti attenzioni. Mangiare cibi sani in una dieta equilibrata, fare attività fisica all’aperto o in casa, dormire un numero sufficiente di ore e concedersi momenti di riposo e rilassamento, coltivare le relazioni importanti, con amici e famigliari, sentendosi tramite telefono, chat o e-mail, evitare di gestire le emozioni difficili adottando comportamenti non salutari, come fumare, bere alcolici o usare altre sostanze psicoattive… adottare questi comportamenti aiuta a sentirsi meglio mentalmente e fisicamente, contribuisce a rendere il nostro organismo più sano e forte e a gestire utilmente le emozioni difficili che possono insorgere.
  • Fare affidamento sulle proprie competenze: sicuramente in passato è già capitato di dover affrontare situazioni stressanti, difficili, che hanno messo alla prova… in questo periodo può essere utile ricordarsi di queste situazioni ed individuare quali delle nostre capacità o qualità ci hanno aiutato a superarle. Magari sono le stesse qualità che possono tornare utili adesso! La consapevolezza dei propri punti di forza può farci sentire più capaci di gestire anche questa crisi.
  • Come affrontare la comunicazione con i bambini? Ovviamente anche i bimbi sono coinvolti da questa situazione e possono manifestare tensione e preoccupazione per quello che sta accadendo: possono essere più insistenti, più irrequieti, ansiosi, nervosi, oppure più tristi e arrendevoli, oppure ancora può capitare che bagnino il letto… è importante prestare attenzione ai segnali che i bimbi ci mandano, per provare ad accogliere e confortare il malessere che può insorgere. È utile provare a parlare con loro, ascoltando le loro preoccupazioni, accogliendo i dubbi e rispondendo alle curiosità in modo rassicurante. È anche utile informare i bambini, spiegando loro che cosa sta succedendo in modo chiaro e con un linguaggio comprensibile rispetto alla loro età, cercando di rassicurarli rispetto ai timori. In questi giorni di tensione i bimbi hanno bisogno di sentire l’affetto e l’amore dei famigliari, è importante trasmetterglielo dedicando loro tempo ed attenzioni, avendo cura di mantenere una routine rassicurante e creando per loro momenti in cui sia possibile giocare insieme ed aiutarli a rilassarsi. Se è necessaria una separazione (ad esempio per un ricovero o perché si impone un isolamento), allora è molto importante spiegare ai bimbi cosa sta succedendo, i motivi che impongono questa separazione, e mantenere contatti regolari (con telefonate, videochiamate o messaggi) che permettano di mantenere il legame e rassicurarli.

Come gestire l’epidemia da coronavirus?

È importante considerare che si tratta di un’emergenza collettiva, non personale: le azioni del singolo hanno una ricaduta importante sulla collettività in termini di salute e protezione del benessere proprio ed altrui.

Di conseguenza, nell’orientare le proprie azioni è importante in questa situazione prendere in considerazione non solo i costi e benefici personali ma anche quelli dell’intera collettività di cui si fa parte.

Dallo Stato e dal personale sanitario ci viene richiesto un gesto di responsabilità, adeguandoci alle indicazioni date dal Governo, al fine di limitare il contagio e ritornare al più presto ad una situazione di normalità. È importante che ciascuno di noi segua le indicazioni fornite dal Governo e dall’Istituto Superiore di Sanità e che aiuti gli altri a rintracciare queste informazioni e mettere in atto comportamenti responsabili.

In questo periodo in cui si è costretti a trascorrere più tempo a casa, possiamo dedicarci a coltivare le nostre passioni o piccole abitudini che ci facciano sentire coccolati: possiamo dedicarci alla lettura, a quel riposo che lungo l’anno non riusciamo mai a concederci, a pianificare o realizzare quel progetto che avevamo in mente ma non siamo mai riusciti a concretizzare, oppure a quei piccoli lavori di bricolage o giardinaggio che di solito accantoniamo e che possono aiutarci a distenderci e stare meglio… può essere che anche in questa situazione così particolare nasca qualche opportunità inaspettata e positiva!

Cosa fare se l’ansia cresce sempre più?

Può accadere che le emozioni di paura, confusione o allarme crescano fino a diventare difficilmente gestibili e intollerabili. Se ci rendiamo conto che questo sta avvenendo, che la sofferenza diventa eccessiva ed altera sensibilmente il nostro benessere, allora può essere utile rivolgersi ad uno specialista, in particolare ad un* psicoterapeuta, per richiedere una consulenza ed un aiuto nel gestire questa sofferenza.

Negli studi di Torino e Lanzo Torinese, la Dottoressa Rolle propone percorsi di consulenza mirati a gestire l’ansia e lo stress che possono insorgere in questi giorni complessi, al fine di affrontare questa crisi sentendosi in equilibrio e sufficientemente capaci di gestire la situazione.

Presso gli studi di Torino e di Lanzo Torinese verrà garantito il rispetto delle indicazioni di igiene e di sicurezza dettate dal Decreto Ministeriale e dall’Istituto Superiore di Sanità. È possibile usufruire di consulenze telefoniche o tramite videochiamata laddove non ci sia la possibilità di recarsi in studio.

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